Zanardi, un esempio non solo per la F1, Continua a leggere

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quelli che il KART
CAT_IMG Posted on 19/9/2011, 10:06




Il weekend di Monza del 2001, già funestato dai terribili eventi di New York, fu ulteriormente messo a dura prova da una notizia tremenda, proveniente giusto 10 anni fa dal circuito del Lausitzring.

Alessandro Zanardi stava lottando tra la vita e la morte dopo un terribile incidente in gara, a 13 giri dal termine sull'ovale tedesco.

Su Alessandro si è detto tutto, da quel giorno ad ora. Durante le vacanze ho avuto modo di leggere il suo libro, nel quale racconta la sua infanzia, la sua crescita umana e professionale e il post incidente.

L'ammirazione per lui è sempre stata grande, la lettura di quel libro non ha fatto altro che ampliare il tutto.

Certo, è difficile essere originali in queste situazioni. Nel senso che Zanardi in questi anni avrà ricevuto così tanti attestati di stima da non immaginarli nemmeno. La sua storia, però, è così grande che non può non essere 'celebrata' e ricordata.

Più di tutto, quello che mi colpisce del suo 'post' è l'ironia, o meglio la cinica ironia nel parlare di quello che gli è successo. Presentarsi ai Caschi d'Oro pochi mesi dopo l'incidente e dire, tra la gente in lacrime in sala, 'sono così emozionato che mi tremano le gambe' è qualcosa che va al di là di qualsiasi emozione. Così come partecipare ad un programma comico con Luca e Paolo e, tra le battute, farsi dire 'ti vedo in gamba'

Percorsi come il suo dovrebbero essere portati come esempio per tutte quelle persone che cedono, nella vita, alla prima difficoltà. La sua storia dovrebbe essere raccontata a tutti quelli che si lamentano sempre di tutto, che non sono mai contenti di niente, che nonostante abbiano tutto dalla vita pensano sempre che manchi qualcosa.

Alessandro è il simbolo di come la forza di volontà possa portarti a realizzare l'impossibile. Giù il cappello, non si può fare altro.
Alessandro Secchi
Fonti:Motorionline




zana_bmw_2006

 
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